
La Cattedrale di San Vito è l’edificio cattolico più imponente di tutta Praga. Fu eretta in piena epoca medievale per volere del principe Venceslao. Questo suggestivo monumento alla cristianità è inglobato nel complesso architettonico del Castello di Praga.
Le vicende della cattedrale e quella della capitale ceca si intersecarono in diversi momenti, facendo sì che la costruzione assumesse nel tempo un crescente valore storico, politico e religioso. In queste navate, non a caso, vennero incoronati una trentina di regnanti boemi, qui furono sepolti alcuni alti prelati oltre che personaggi storici di rilievo e qui si decise di conservare alcune preziose reliquie.
Cenni storici
Si racconta che nel lontano 925 il principe Venceslao costruì un piccolo edificio a pianta semi circolare su cui si incastonavano 4 absidi. Esso, nucleo originario della Cattedrale di San Vito, rispondeva a tutti i dettami dello stile romanico allora in voga.
Soltanto nel 1060 però si pensò di ampliare la struttura. Vennero costruite così le tre navate che ancora oggi possiamo ammirare e le due torri. I lavori durarono ben 600 anni durante i quali l’edificio assunse un aspetto prettamente gotico su cui si innestarono via via linguaggi artistici più moderni. La sua costruzione venne del tutto ultimata soltanto nel 1929.
Quella che originariamente fu una chiesa come tante, acquistò importanza negli anni, grazie soprattutto all’istituzione a Praga di una sede arcivescovile. Un certo peso in tal senso ebbe anche la nascita della Congregazione dei canonici del capitolo di San Vito.
La cattedrale
Sono diversi i punti notevoli presenti all’interno ed all’esterno della storica Cattedrale di San Vito. L’atmosfera che si respira tra queste mura è incantata, suggestiva, quasi magica. Molto si deve alle vetrate, ma anche alle architetture dell’edificio ed ai tesori qui conservati su cui, secondo la tradizione, veglierebbe lo spirito di San Venceslao.
L’ingresso originario: la Porta d’oro
La Cattedrale di San Vito consta di diversi ingressi, ma quello originario coincide con la cosiddetta Porta d’oro. Esso, situata sul fianco destro della chiesa, ad oggi non è identificato come l’ingresso principale. Da qui però si passa in occasione di particolari cerimonie.
La porta è ornata da un prezioso mosaico. Tra gli astanti sono raffigurati anche Carlo IV ed Elisabetta di Pomerania. Entrambi sono intenti ad adorare il Cristo in Gloria. Completano la raffigurazione due mosaici laterali in cui dei maestri veneziani vennero chiamati a rappresentare alcune scene del Giudizio Finale.
Gli interni: la Cappella di San Venceslao
La Cappella di San Venceslao è una zona intimamente connessa alla spiritualità. Questo dato di fatto è sottolineato anche dall’adozione di stili architettonici differenti che in qualche modo pongono in risalto quest’area della chiesa. Qui è tra l’altro collocata la tomba di San Venceslao, patrono di tutta la Repubblica Ceca. La cappella è rivestita di affreschi risalenti al ‘300 che raccontano la Passione e la vita di Gesù. Sulle pareti inoltre sono incastonate delle pietre preziose. Altre decorazioni più tarde, risalenti all’inizio del ‘500, raccontano invece la vita di San Venceslao.
Nella cappella è presente una porticina che permette l’accesso alla cosiddetta Camera della Corona, luogo in cui da secoli vengono custoditi per l’appunto i gioielli della corona. Non a caso principi e re di Boemia venivano incoronati sempre in questa parte della chiesa, protetti dallo sguardo benevolo del santo patrono del paese.
La Cappella di San Vito è solo una delle tante cappelle presenti all’interno della chiesa. Costruita tra il 1362 ed il 1367 (almeno nel suo nucleo originario) essa nasconde un piccolo segreto. Il batacchio visibile sulla porta di cui sopra sarebbe lo stesso a cui San Venceslao morente si aggrappò quando il fratello Boleslao ed i suoi scagnozzi lo assassinarono.
La tomba dell’imperatore
Nel bel mezzo del coro, esattamente dinnanzi all’altare maggiore, trova spazio la tomba imperiale. Essa è attorniata di statue raffiguranti Massimiliano II d’Asburgo, Anna Jagellone e Ferdinando I, ossia l’intera famiglia reale. Proprio vicino al simulacro è possibile scorgere una scaletta che conduce ad una cripta. Qui, tra tante altre tombe reali, è possibile scorgere anche quella di Carlo IV.
Quest’area è circondata da svariate cappelle gotiche in cui sono ancora presenti dei monumenti sepolcrali dedicati a personalità politiche illustri e persino ai santi patroni cechi.
Il sarcofago comunque più ammirato in assoluto è quello di San Giovanni Nepomuceno, ossia di un prete praghese che visse nella stessa epoca di San Venceslao (‘300) e che come lui venne assassinato. Pare che la salma del sacerdote, una volta riesumata, presentasse la lingua ancora intatta ed irrorata di sangue.
Uno splendido gioco di luci: le vetrate
Una componente irrinunciabile per gli architetti gotici era la vetrata. Tuttavia, almeno per quanto riguarda la Cattedrale di San Vito, le finestre risalgono agli inizi del ‘900. Come abbiamo già detto la chiesa in esame venne completata soltanto nel corso del XX secolo.
Le maestranze locali e non che qui lavorarono tentarono in molti casi di adattarsi però ai dettami dello stile gotico. Le vetrate sono state ideate da Alphonse Mucha e ritraggono soprattutto degli episodi salienti della vita di San Cirillo e San Metodio. Mediamente le vetrate in questione sono alte circa 14 metri ed ogni nucleo consta di sei finestrelle adiacenti.
I gioielli di corte: il tesoro reale
Il Tesoro Reale si trova oltre una porta accessibile dalla Cappella di San Venceslao. Essa è dotata di ben 7 serrature e ciascuna di queste può essere aperta con una chiave diversa. Le chiavi in questione sono state consegnate a 7 personalità illustri di Praga.
Il Tesoro Reale, qui custodito dalla fine del ‘700, consta delle insegne, dello scettro e della corona di Carlo IV (su cui sono incastonati il più grande rubino del mondo ed alcuni dei più grossi zaffiri mai ritrovati). Come è facile immaginare gli originali non possono essere esposti pubblicamente. Per questo motivo al Palazzo Lobkowitz vengono conservate delle copie fedeli di tali oggetti.
Una leggenda antica aleggia sul tesoro di corte: chiunque provasse ad indossare la corona non avendone diritto, morirebbe soffrendo atrocemente. Pare che nel 1942 un soldato nazista, non curante di questo monito, indossò la corona di Carlo IV. Dopo pochissimo tempo un militare ceco lo trovò e lo assassinò.
La Grande Torre
La Grande Torre sorge sul lato destro del transetto meridionale della nostra cattedrale. Sebbene con qualche difficoltà, i gradini sono ripidissimi e gli spazi angusti, è possibile salire in cima alla costruzione. Da qui sarà facile godere di una splendida vista di Praga dall’alto oltre che osservare l’insieme degli ingranaggi che compongono l’orologio del campanile nonché l’enorme campana di Sigismondo.
Informazioni utili
La visita completa della Cattedrale di San Vito richiede molto tempo, addirittura un’intera giornata. Esistono comunque dei percorsi un po’ più easy pensati per chi purtroppo non ha la possibilità di soggiornare per molto tempo a Praga ma desideri comunque apprezzare buona parte dei monumenti qui presenti.
La chiesa è inclusa nel novero dei monumenti visitabili con la Praga Card.